
Si tratta di un tipo di aeromodelli mini che ha preso questo nome perché l’involo è fatto con una catapulta elastica. I modelli con questo tipo di lancio arrivano fino a 15/18 metri di altezza.


Insieme all’amico Sergio Rizzo di Torino abbiamo provato ad organizzare gare con questi tipo di aeromodelli, ma il seguito in pratica è stato nullo.


La loro realizzazione non è facile e richiede poi l’impiego di radio e servocomandi molti piccoli, del peso di pochi grammi. L’alimentazione è fatta con piccole lipo da 1 elemento ( 1S) da 150 mAh.


Diciamo che i modelli derivano dai così detti “balsetta” cioè modelli tutto balsa per il lancio a mano.
I miei Catapultini sono realizzati sagomando a piano convesso, con l’aiuto di dime, lastre di depron da 6 mm che successivamente vengono rivestite con tessuto di vetro da 18 gr/dmq. Vedete infatti una serie di ali che hanno l’anima in depron sagomato a mano con l’aiuto di dime poi rivestite con tessuto di fibra di vetro da 18 grammi impregnato di resina epossidica e appoggiato su un foglio di plastica trattato di distaccante.


Il foglio viene poi appoggiato sulle sagome, si sormonta con una lastra di gomma piuma da 20 mm e si aggiungono pesi
Spesso ho usato per il controllo RC un’unica piastrina (vedi la foto) in vtr che conteneva due servocomandi e ricevente.

In foto si vede la tecnica di lancio con quattro elastici 1X6 tesi e trattenuti da un supporto piantato sul terreno, Si vede anche la foto con il gancio e come ho relaizzato i piccoli pod in vetroresina.





L’apertura alare varia da 45 a 65 cm. Peso dai 35 al 48 grammi. Ho volato in presenza di termiche anche per moltissimi minuti per poi dover rinunciare visto che in lontananza si vedono poco o nulla. Divertenti sono anche da far volare in pendio.