
veloce come il fulmine – pylon elettrico
In giro per il mondo, gli appassionati di pylon stanno prendendo in considerazione la possibilità di lanciare una nuova formula propedeutica come la Q500, ma in versione elettrica. Paolo Dapporto ha raccolto la sfida e fa una proposta. Riusciremo ad arrivare primi con questa nuova formula?
Faccio modellismo da 58anni (ho iniziato a 12anni) ed ho lanciato ilpylon in Italia verso il 1962o giù di lì. Sono stato anchecaposquadra della nazionaledi F3D dove, alla prima uscitainternazionale, ci classificammosecondi a squadre con ungiovanissimo Mucedola.Seguo da sempre l’evoluzionedell’aeromodellismo con estremaattenzione e vedendo allenarsiStefano Candini, l’unicopilota di F3D del mio Club,l’Ae.C. Bologna, mi è venutala voglia di tornare a fare qualchegiro attorno ai piloni.Da molti anni volo esclusivamenteelettrico semplicementeperché è comodo, pulito, tecnologicamenteinteressante epoi perché il mio cronico maldi schiena poi m’impedisce dichinarmi a mettere in moto ilmotore a scoppio. Così è statoquasi naturale pensare di volareattorno ai piloni con un elettricoe da qui associare la cosa alQ500 è stato un tutt’uno.Ho quindi coinvolto EugenioPagliano e Mario Silvagni percercare la soluzione al tema cheriporto in sintesi:- la formula di gara dovevaricalcare esattamente quelladella Quickie 500;- il modello doveva pertantorispettare le regole della Q500;- la velocità del modello dovevaessere quella dei Q500 a scoppio;- la capacità delle batteriedoveva essere tale che dopo10 giri fossero praticamente…alla frutta;- cercare di contenere i costi.In pratica bisognava associareun motore ad un’elica che trascinasseil modello a circa 170km/h per 10 giri, per poi assisteread un calo di potenza.Il tema non era facile, ma allafine Eugenio Pagliano (ascoltateanche le considerazioni diMario) mi ha comunicato inuna mail i parametri che secondolui sarebbero stati ok.Mi ha suggerito un pacco batterieLipo 6S da 2500 mAh,un’elica rigorosamente APC 8x8o 9×7 ed un motore ScorpionHK-4020 da circa 900 rpm/V.A terra l’elica 9×7 gira a18.000 rpm ed assorbe circa62 A, valore che resta neiparametri delle celle A123 dicui parlo più avanti, perchépossono reggere fino a 69 A.Gli scambi di opinione pertelefono e l’evoluzione continuadelle LiPo però mi hannobloccato: stavo pensando aduna formula che si sarebbetradotta anche in una ricercadi batterie sempre più performantie costose, il contrariodel concetto di formula Q500,cioè livellare tutti i parametriper premiare esclusivamente ilpilotaggio e la messa a punto.
Ecco la soluzione
Da 3 anni monto sui modellida 8/900 grammi le batterieA123 da 2300 mAh in pacchi3S, che ho comperato in USAe che hanno dato prova diessere un prodotto eccezionale,pur pesando un 30% piùdelle Lipo di pari capacità.Ma nel caso del Q500 questonon sarebbe stato un problema.Le A123 vengono attualmenteprodotte nelle versioni da 1100e 2300 mAh di capacità (naturalmentequeste ultime sonoquelle che fanno al nostro caso)ed hanno una tensione per celladi 3,3 V. Con 7 di queste celleavrei avuto dunque la stessatensione delle lipo 6S, cioè 22V, anche se con una capacitàleggermente inferiore.Inoltre le A123 hanno altrecaratteristiche molto interessanti:- ricarica a 10 A in 15 minuti(ed è verissimo, eccezionale!);- scarica a 30C;- 1000 cicli di ricarica contro i300 delle lipo (le mie dopo treanni vanno ancora come nuove);- sono super sicure, antiesplosione,grazie al loro contenitoremetallico.Ma l’aspetto più interessanteè che adottando queste celleabbiamo veramente “carburante”uguale per tutti. In pratica lacella è quella e stop. Viene eliminataall’origine la possibilitàdi fare ricerca sulla batterie.
Considerazioni sulle A123
Queste celle s’inserisconofacilmente in una fusoliera diQ500 nella configurazione di 4celle al posto del serbatoio e di3 celle sistemate subito dietro.Forse mi sbaglio, ma ho l’impressioneche in Italia, attualmente,le celle A123 siano pococapite e di conseguenza pocousate. Le prestazioni che già treanni fa erano note sono statesnobbate, mentre si tratta di untipo di celle veramente eccezionaliche negli Stati Uniti sonomolto usate grazie alla caratteristicadi poterle caricare in15 minuti a 10 A, che poi per ilQ500 si riducono a 10-11 minutidato che non si atterra con ilpacco completamente scarico,ma solo intorno al 70%.Ricaricarle ancora calde nonè un problema e per caricarei due pacchi, che poi sarannouniti in serie, l’ideale è usare uncaricabatteria Duo. Io uso unHyperion EOS0610 Duo chefa ottimamente al caso, distribuitoin Italia dalla Fly ModelsComponents di Torino, che miha anche fornito il motore, lecelle ed il modello. Tutto questoper sottolineare che basta comperareun set di A123 per volarepraticamente con soste di 20minuti fra un volo e l’altro,senza la necessità di comperarepiù pacchi: una cosa veramentefantastica. Sapere poi che lebatterie hanno un numero dicicli ben superiore alle comuniLiPo fa sì che una volta comperatoil set ci si possa dimenticaredelle batterie. Alla finedella carica ho sempre rilevatoun perfetto bilanciamento delpacco con un valore che si attestasu 3,7 V per cella.

La disposizione delle batterie. Il pacco da 4 celle entra perfettamente nel vano serbatoio mentre quello da 3 celle si trova esattamente sotto al baricentro. Il totale della tensione è di 22 V. Posteriormente è collocata la RX Spektrum a 7 ch ed il satellite è incollato lateralmente al vano della batteria da 1100 mAh a 5 elementi.

Il motore sembra essere nato sul modello. Il fissaggio delle colonnine sfrutta i quattro fori esistenti. Il motore, rigorosamente all’aria come vuole la formula Q500, all’
atterraggio è freddo. L’elica è una APC 9×7 standard ed il suo bilanciamento dev’essere effettuato con il mozzo.
Modello e volo
Il modello che ho adattatoalla propulsione elettrica è il“Grand Chelem V2” della TopModel, venduto in Italia dallaFly Model Components.Si costruisce in poche ore.L’attacco motore, con motorerigorosamente non carenatocome prescrive la formula, èstato montato secondo una classicaconfigurazione per elettricicon quattro barrette filettate da3 mm che si avvitano nell’attaccomotore di serie e quattrotubetti distanziali. Il motore è 1) La disposizione delle batterie. Il pacco da 4 celle entraperfettamente nel vano serbatoio mentre quello da 3 cellesi trova esattamente sotto al baricentro. Il totale della tensioneè di 22 V. Posteriormente è collocata la RX Spektruma 7 ch ed il satellite è incollato lateralmente al vano dellabatteria da 1100 mAh a 5 elementi.2) Il motore sembra essere nato sul modello. Il fissaggiodelle colonnine sfrutta i quattro fori esistenti. Il motore,rigorosamente all’aria come vuole la formula Q500, all’atterraggio è freddo. L’elica è una APC 9×7 standard edil suo bilanciamento dev’essere effettuato con il mozzo.3) La presa d’aria anteriore provvede al raffreddamentodel regolatore. Questa presa e quella posteriore sonostate ricavate da una capottina a goccia.avvitato di testa ad una lastrain vetronite da 2,5 mm. Le fotochiariscono meglio il tutto.Per far entrare la batteria daquattro celle ho dovuto allargareleggermente l’ordinata,mentre quella da tre celle entraalla perfezione nel vano.Come regolatore ho usato unHyperion Titan da 80 A settatoper batterie A123, che quindistoppa il motore ad una tensionepiù bassa della regolazionedelle LiPo. Il regolatore entra,anche se un po’ stretto, nellaparte superiore del vano serbatoioed è raffreddato con unabella presa d’aria.Posteriormente ho praticatoun’altra apertura con presad’aria ad estrazione (vedi foto).La radio è una Spektrum conRx a 7 canali. Il peso in ordinedi volo è di 1920 g circa, lostesso di un Q500 a scoppiocon serbatoio pieno.Una sola critica al modello: ilcarrello è osceno e si piega adogni atterraggio. Per renderlorigido ho dovuto rivestirlo conroving di carbonio. Anche leruote di serie non sono all’altezzae suggerisco di sostituirlecon quelle che usano i modelliPylon F3D, che sono in unaplastica abbastanza morbida.Finora, comunque, pur consumatenon si sono ancora rotte.

La presa d’aria anteriore provvede al raffreddamento del regolatore. Questa presa e quella posteriore sono state ricavate da una capottina a goccia.
Prestazioni in volo
Ho fatto prove di durata delvolo con eliche APC 8×8, 9×7,9×8 e 9×9 come suggerito daEugenio Pagliano ed il risultatoè stato che con la 9×9 si fannoesattamente 10 giri in circa 112secondi per poi vedere la velocitàcalare vistosamente e trovarsinella necessità di atterrareper non rovinare la batteria.Atterrando dopo 12 giri leA123 prendono una ricaricadi 1900 mAh, un dato perfettoperché che permette di restarenei parametri di sicurezza pernon rovinare la batteria.Ho sempre ricaricato in 12minuti la stessa batteria ed inun pomeriggio faccio 7 voli,sempre con gli stessi dati ecirca gli stessi tempi.Ho fatto anche una serie divoli con un Q500 a scoppio e ilQ500E ha confermato di andareesattamente come lo scoppio,con mia enorme soddisfazione!Alla fine un pensiero perEugenio Pagliano l’ho avuto:calcoli esatti e previsioneazzeccata la primo tentativo.Non avevo dubbi, è un grande!
La formula Q500E che propongo
Stesso regolamento del Q500 ascoppio con queste variazioni:- elica 9×9 APC Standard;- alimentazione del motore con7 celle A123 da 2300 mAh;- peso max al decollo: g 2350.E il motore? Si chiederàqualcuno. Nessun problema:usate quello che volete, tantodiventa ininfluente perché lesue prestazioni sono “bloccate”dall’elica e dalle batterie.Credo che in commercio visiano si e no 3 o 4 motori chepossono fare al caso del Q500.Se si montano motori che bevonodi più ci si ferma dopo 8-9giri, se ne usate uno che bevedi meno non siete furbi perchévi rimane del “carburante” abordo. Alla fine, tutti userannoo il motore che ha suggeritoPagliano o uno con caratteristichepraticamente identiche.

Che fare adesso?
Ora si tratta di vedere comereagiranno i modellistiappassionati di Q500 o dimodelli da velocità in genere.L’associazione I.M.P.R.G.(http://nuke.pylonracing.it) siè dichiarata interessata ad esaminarel’introduzione del Q500Enel calendario delle sue gare epotrebbe già autorizzare i Q500Ea partecipare alle gare dello scoppiocon una classifica separata.Ho esposto il modello nellostand dell’associazione duranteil Model Expo Italy di Veronadel 7/8 marzo ed ha destatol’attenzione del pubblico.Ho partecipato alla prima garadi Q500 a Modena il 5 aprile edho riscontrato una certa curiositàda parte dei piloti presenti.Su RC Groups USA si parladi Q500E con concetti ed ideediverse, ma ritengo che questaidea sia quella che più si avvicinaal concetto di gara delQ500 a scoppio.Credo che le potenziali reazionidei piloti possano esseresostanzialmente di due tipi:“Se non c’è odore di miscela orumore non mi piace!” In questocaso non ci sono molte speranze.Oppure: “Non mi va piùdi dannarmi con candele, pistoni,vibrazioni e carburazioni,ma mi piace girare attorno aipiloni!” Se appartenete a questaseconda categoria, ecco allorala soluzione per voi!Ai posteri l’ardua sentenza…Se assisteremo alla costruzionedi altri Q500 e nella prossimastagione riusciremo a fare batteriecon un certo numero diQ500E (questa dovrebbe esserela nuova sigla) allora avremouna nuova ed entusiasmantepossibilità di gareggiare. ✈