
In altra parte ho descritto la categoria Autonomy.
Ideata da Eugenio Pagliano e poi modificata secondo i miei suggerimenti, adottando un logger a bordo che rilevava la quota e tempo motore. La formula di gara in circa 20 anni ha richiamato l’attenzione di centinaia di aeromodellisti ed è stata veramente propedeutica per lo sviluppo delle gare con alianti R.C.





Dopo l’introduzione del logger la regola circa i modelli è stata cambiata: i modelli dovevano essere autocostruiti e con una apertura alare di 3,00 mt. massimo.
Ecco allora che fra i tantissimi Autonomy che ho costruito mi è venuto in mente di costruire, nel 2018, credo come pensata unica nel suo genere, un aliante biplano con la segreta speranza di avere un modello che restasse in aria più degli altri.
Inoltre in questo modo con le due tips laterali che univano la due ali riproducevo il concetto dell’ala di Prandt, di cui potete leggere la storia nell’articolo titolato ROMBO, che ha avuto anche l’onore della copertina di Modellismo.




E’ stato abbastanza complesso realizzarlo e mi è stato di grande aiuto utilizzare in vari modi il carbonio. La pinna centrale, molto ridotta ma molto robusta, ha risolto brillantemente l’unione delle due ali mentre le tips hanno contribuito alla resistenza torsionale .
Il modello aveva un basso carico alare, circa 12,5 gr/dmq e le speranze di avere una macchina vincente erano tante.






Alle prove di volo però le speranze sono naufragate.
Il modello è risultato molto delicato nel pilotaggio, pur con una ottima planata.
Dopo una piccola rottura il modello è stato riparato e poi riprovato, ma i problemi di stabilità non erano risolti e durante un atterraggio il modello si è danneggiato. Avevo in quel momento altri modelli in cantiere e il biplano è stato messo in un angolo in attesa di riparazione e di proseguire i voli…..ma è ancora li fermo in attesa della riparazione che forse verrà fatta nel 2024.